La seduzione

Prima di lasciaci, mi hai sedotto dicendomi di sognarti e di venire per te. La tua seduzione mi aveva colpito. Ero come una preda che non voleva scappare. I miei occhi si chiusero a poco a poco, quando la mia mente invominciò a vagare nel desiderio. Eri davanti a me non so come forse il desiderio, eri nuda mi aspettavi con inpazzienza, ti avevo sconvolto nella mente.
Un bacio ricco di passione e in un attimo sono dentro di lei, e sopra di me ad occhi chiusi, le vengo dentro in piú volte i suoi spasmi mi fanno impazzire, mi desidera, ma nello stesso tempo siamo entrambi stanchi. E' ancora un po' duro mi sfilo lentamente, lei rallenta poco prima che io stia per uscire per godersi quel momento in cui sto per richiudermi e la sensazione è massima. Non mi stringe, lascia che io esca da solo. Lo sente scivolare fuori. E ancora un po' aperta, sente qualcosa di caldo che sgocciola.
E' stato bellissimo farmi entrare in lei e lasciare che la possedessi. Era un suo regalo un suo dono era giusto farsi prendere dandogli quella parte di me che lo facesse sentire più donna Era giusto farla godere.
Si è fatta possedere nella parte più profonda di sé. Lo so, l'ho capito che è stata una sua volontà. Non sono io che l'ho avuta mia, è lei che mi ha dato il permesso. Mi ha cercato, mi ha voluto, mi ha goduto pensando solo al suo piacere ma un senso di colpa le ha imposto di darmi la stessa possibilità, anzi mi ha offerto qualcosa che la facesse sentire totalmente mia.
Si lascia andare su di me, seduta e rilassata. Sente il mio membro assestarsi da sé nel solco tra le sue natiche, lubrificate da quello che sgocciola da lì e dal tuo sudore. E' morbido, è tenero e ti piace sentirlo riposato li sotto. Mi confidi che senti ancora una leggera sensazione di bruciore nelle tue viscere dove è arrivata la punta del mio membro.
Appero Vuoi vedere questa notte come sono venuto Credevo mi chiedessi la foto Ma dato che non lo fai mi espongo in prima persona
Non è più duro ormai, ci vorrà un po' prima di ricaricarmi. Lo sento insinuarsi da se' nel solco tra le sue natiche, lubrificato dal mio piacere uscito da dentro di lei e dal suo sudore. La sento rilassarsi ed abbandonare il suo peso su di me. Appoggia le mani sulle sue cosce e abbandona la testa lasciandola cadere in avanti. Il taglio a carrè le ricade ai lati. Come adoro quel taglio...
La vedo portarsi una mano davanti, in basso sul pube e premere leggermente.
Il lieve bruciore che sentivi aumenta e sembra passare attraverso una parete dentro il tuo corpo, che separa la zona dietro da quella davanti. Ora si è spostato e d'istinto appoggi una mano sul basso ventre premendo un po'. Lo senti gonfio e rigido. La sensazione aumenta e scende... Una tua esclamazione oddio, non dirmi che....
Ed è in quel preciso istante che un flash ti attraversa la mente. Hai voluto proprio me per godere del mio piacere, l'ha ricambiato per dargli il suo ma in fondosono stato sempre stato io che ti davo qualcosa. Ti ho penetrata, due volte, hai goduto ma hai solo preso e chi ha dato qualcosa prodotto dal suo intimo sono stato solo io. Ora tocca a te. "Voglio donargli qualcosa che viene da dentro, fatto dal mio corpo, un prodotto di me, del mio essere..."
La guardo, apre gli occhi. Tenendosi la mano sul ventre mi guarda e nei suoi occhi leggo quasi una richiesta, come a chiedere il permesso di fare qualcosa. Socchiudo leggermente e riapro i mei per rassicurarla, senza parlare le ho concesso di fare qualunque cosa abbia in mente. Scorgo un luccichio nelle sue pupille...
All'inizio sento qualche goccia, ma quanta roba c'è lì dentro per gocciolare ancora? Poi si ferma un attimo, e poi riprende l'attimo dopo. Le gocce cadono sempre più frequenti. No, questa non è roba mia, non può esserlo... Lei respira più profondamente, solleva ed abbassa i seni, si preme sul basso ventre, le gocce diventano un rivolo e poi un getto bollente. Il liquido mi cade sulla pancia, gronda attorno al mio membro e tra le mie cosce, lungo i miei fianchi. Lo sento infilarsi tra la schiena e il lenzuolo. Che sarà di quel lenzuolo? E del materasso? Ma che cazzo vado a pensare...
Lei si butta in avanti con le braccia e atterra con le mani ai lati della mia testa. Sposta avanti il bacino, dirige il getto più in alto a colpirmi il petto. Sento colare nelle ascelle, ai lati del collo... poi piano piano piano il getto perde forza, torna a colpire sotto il torace, sul ventre, sull'inguine ed infine si riduce a qualche goccia.
Una corrente rovente scorre dalla vagina, senti persino il rumore che fa qualdo colpisce il suo ventre, splasshhhh.... tieni gli occhi chiusi, rilassi tutto quello che puoi rilassare per liberare il torrente che nasce da te. Non hai neppure la forza di stare eretta, ti lasci cadere in avanti appoggiandoti sulle mani ai lati della Tua testa. Inarchi il bacino ma hai paura che il getto mi arrivi sul mio viso quindi riapri un poco gli occhi per controllare. Il liquido gli cola nelle ascelle e ai lati del collo. Almeno il viso è salvo...
La pressione scende, e così la forza del getto. Ti senti svuotata, ormai lo zampillo è ridotto ad un gocciolio... sei sfinita. Ti abbandono su di me e affanculo il bagnato tra i nostri corpi...
Mi abbandono su di te, i tuoi seni scivolano sul mio corpo bagnato, del liquido si mette tra le nostre pelli. Il letto è zuppo, il calore sta svanendo e la pelle a contatto del liquido ha piccoli brividi di freddo.
Apri gli occhi, ti guardo, sorride. Hai l'espressione di una bambina sorpresa con due dita nella Nutella. Il mio sguardo penetra il suo, i nostri occhi si cercano, si seguono da un lato all'altro come una partita a ping-pong. Poi si fa seria, alza leggermente la testa guardandomi fissa, si lecca le labbra e mi dice: “E' per te, uomo”.